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L’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei servizi forniti al paziente

Diagnosi precoce, classificazione di gravità della malattia, ottimizzazione del percorso del paziente all’interno della struttura ospedaliera. Sono queste alcune delle tematiche che sta portando avanti il Laboratorio integrato di Intelligenza artificiale e Informatica in Medicina, nato dalla collaborazione tra il Disit – Dipartimento di scienze e innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale, diretto da Leonardo Marchese, e il Dairi – Dipartimento Attività Integrate Ricerca Innovazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, diretto da Antonio Maconi.
L’obiettivo del laboratorio, infatti, è quello di fornire degli strumenti capaci migliorare la qualità dei servizi forniti al paziente a tutti i livelli, valutando l’applicazione su alcuni dati in forma anonima e aggregata di tecniche e metodologie provenienti dal mondo dell’informatica e dell’Intelligenza artificiale a scopo di ricerca.
“A titolo di esempio di ricerca – ha spiegato Marzio Alfio Pennisi, ricercatore di informatica del Laboratorio integrato – abbiamo di recente utilizzato dati Covid-19 per addestrare alcuni modelli di apprendimento automatico dotati di spiegabilità al fine di stimare la gravità del decorso della malattia già al momento del ricovero. Un modello, quello della spiegabilità, molto importante perché rende comprensibile le scelte e i suggerimenti prodotti, trasformandoli in potenzialmente accettabili anche in ambito medico”.
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Redazione: Claudio Risso: Direttore Responsabile --- Gian Paolo Zanetta: Direttore Editoriale --- Federico Dolce ---

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