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Presto i lavori per la realizzazione dell’hospice nel Cottolengo di Chieri

Nel giorno della beatificazione (29 aprile 1917) e alla vigilia della ricorrenza della morte del Santo Cottolengo (30 aprile 1842), si è svolta la presentazione degli spazi nei quali prenderà vita il progetto dell’hospice a Chieri. Un incontro informale presieduto da Padre Carmine Arice, superiore della Piccola Casa della Divina Provvidenza, che ha illustrato i contenuti “umani” dell’opera ricordando perché l’Hospice sorgerà a Chieri per tre motivi: “Il primo è dato dal fatto che a Chieri il santo Cottolengo ha trascorso la sua ultima settimana di vita ed è morto, dopo essersi infettato di tifo, curando i malati in una terribile epidemia del 1842. Nel luogo dove San Giuseppe Benedetto Cottolengo è morto santamente», ha evidenziato padre Arice, – vogliamo accompagnare le persone a concludere la loro giornata terrena con dignità. Il secondo perchè si tratta di una struttura è adeguata quanto a dimensioni ed è sostanzialmente pronta. Infine – conclude don Arice -, la sua posizione copre un’area dove il fabbisogno non è ancora soddisfatto totalmente”.

Presenti il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero, accompagnato da Flavia Bianchi, assessore ai lavori pubblici, Urbanistica, Edilizia e Raffaella Virelli, assessore alle Politiche sociali, l’amministratore delegato dell’IREN Massimiliano Bianco, il responsabile del progetto Maurizio Percia, il Direttore generale dell’AslTo5, Massimo Uberti, la madre superiora suor Elda Pezzuto padre Carmine Arice ha definito gli ultimi step per la realizzazione dell’opera fissando la data dell’inaugurazione il prossimo 27 settembre (giorno della festa di san Vincenzo).

“L’esperienza quasi bicentenaria della Piccola Casa» – ha proseguito Padre Arice – «ci testimonia che è la compassione – nel senso etimologico del termine, “cum-patire” – il più grande antidoto alla domanda di morte che, non di rado, è generata da solitudine da inadeguato approccio terapeutico, con le necessarie cure palliative oltre che dalla mancanza di un accompagnamento psicologico e spirituale adeguato. Sono questi gli stessi principi che regolano la preziosa Legge 38 del 2010 concernente le Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”.

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Redazione: Claudio Risso: Direttore Responsabile --- Gian Paolo Zanetta: Direttore Editoriale --- Federico Dolce ---

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