La prevenzione, le diagnosi precoci ma soprattutto le nuove armi terapeutiche a disposizione come l’immunoterapia, le terapie di combinazione, permettono oggi guarigioni o lunghe sopravvivenze ai malati onco-ematologici. Oggi l’oncologo si trova di fronte, da una parte, al grande progresso delle terapie onco-ematologiche, ma dall’altra si scontra con i limiti di un Sistema Sanitario in difficoltà a stare al passo con i nuovi numeri: sono circa 3,6 milioni (3.609.135, il 5,7% dell’intera popolazione), le persone vive dopo la diagnosi: con un incremento del 37% rispetto a 10 anni fa (Fonte AIOM-AIRTUM) e una riduzione complessiva dei tassi di mortalità stimati nel 2020 rispetto al 2015, sono in diminuzione sia negli uomini (-6%) che nelle donne (-4,2%). Questi numeri ci dicono che diventa sempre più urgente confrontarsi sui nuovi modelli organizzativi che potenzino la presa in carico di un numero sempre maggiore di pazienti onco-ematologici che sopravvivono ma che non escono dal circuito del sistema sanitario.
Obiettivo dell’evento è quello di offrire un momento di confronto tra i clinici, Direttori Generali e Istituzioni per una overview sulle terapie innovative, un confronto sulle diverse realtà aziendali della nostra Regione e sui percorsi di presa in carico del paziente nella fase di post acuzie e di follow up che necessitano di un urgente potenziamento per alleggerire un carico ospedaliero non più sostenibile.