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Attività Struttura Medico Competente Pandemia Sars Cov2

I dati dell’Asl Città di Torino

La Struttura Medico Competente diretta dalla Dott.ssa Teresa Emanuele, a partire dal mese di marzo 2020, ha attivato una serie di misure di sorveglianza straordinaria sui lavoratori dell’Asl Città di Torino al fine di consentire di mitigare il rischio COVID, a cui sono stati esposti gli operatori sanitari; tali misure, nel tempo, sono state modificate in base all’andamento epidemiologico ed alle evidenze scientifiche.

Di seguito una sintesi degli interventi eseguiti:

1) Sorveglianza epidemiologica finalizzata ad ottenere informazioni sul progressivo andamento della circolazione del virus e della relativa infezione nella popolazione di operatori sanitari.

Nello specifico l’Asl Città di Torino ha previsto un piano di tamponi periodici sia per i lavoratori dipendenti che per gli interinali, i professionisti convenzionati, gli studenti e tutti coloro che, a vario titolo, frequentano le strutture aziendali.

2) Attività di contact tracing degli operatori venuti a contatto con casi COVID POSITIVI secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute; questa attività ha assunto un rilevante significato di sorveglianza sanitaria ai sensi del Dlgs 81/08.

Da inizio marzo 2020 sono stati eseguiti più di 60.000 tamponi molecolari e da settembre 2020 sono stati effettuati oltre 14.000 tamponi antigenici rapidi di screening.

Sul totale dei lavoratori che hanno sviluppato infezione da SARS COV-2 dall’inizio dell’epidemia, circa il 90% dei casi ha manifestato sintomi lievi/moderati trattati a domicilio, il 5% ha necessitato ricovero ospedaliero ed altrettanti hanno avuto un decorso asintomatico.
La SSS Medico Competente ha gestito i lavoratori Covid positivi dopo il riscontro della positività, mettendo in atto una serie di azioni straordinarie a supporto dei Servizi di Igiene Pubblica che, nel periodo in oggetto, erano fortemente sotto stress:

  • Interviste telefoniche per indagine epidemiologica e tracciamento dei contatti lavorativi (contact-tracing);
  • Segnalazione malattia infettiva al Servizio d’Igiene Pubblica territorialmente competente in base alla residenza/domicilio del lavoratore;
  • Segnalazione al Datore di lavoro Delegato e al Responsabile diretto;
  • Compilazione e trasmissione agli Uffici competenti del Primo Certificato Medico di Infortunio Inail nei casi previsti. Sono state a questo scopo acquisite le credenziali dal portale Inail;
    • A tutti lavoratori con diagnosi di infezione SARS-COV-2 è stata avviata dal medico competente la pratica infortunio Inail con le modalità concordate con l’ente assicuratore. Al fine di favorire l’avvio delle pratiche nella fase più emergenziale, in accordo con l’Ente, gli infortuni sono stati accettati anche successivamente all’evento favorendo così il riconoscimento anche a coloro che si erano ammalati prima della stesura delle Linee Guida INAIL;
    • Invio agli Uffici competenti per l’avvio della pratica assicurativa delle segnalazioni relative a coloro che non avevano contrattualmente copertura INAIL (medici, psicologi, biologi convenzionati – liberi professionisti).

Il lavoratore malato è stato seguito in tutto il percorso sino al suo reintegro nell’ambiente di lavoro mediante:

  1. esecuzione tamponi di negativizzazione, sino ad avvenuta guarigione;
  2. intervista telefonica per riammissione in servizio e chiusura infortunio INAIL nei casi previsti;
  3. visita medica prima della riammissione in servizio, in particolare per i casi di lavoratori ricoverati in ospedale, con invio del giudizio di idoneità alla mansione specifica per il rientro in servizio;
  4. consegna al lavoratore di tutta la documentazione inerente la sua malattia.

Di seguito si evidenzia l’andamento delle infezioni tra gli operatori nelle diverse ondate, da notare la maggiore prevalenza di infezione nella seconda ondata correlata alla maggiore contagiosità del virus.

MRT Ospedale Martini
MV-AS Ospedale M. Vittoria – A. di Savoia
OFT Ospedale Oftalmico
OGB Ospedale San G. Bosco

Per quanto riguarda le qualifiche colpite dall’infezione, la maggiore percentuale ha riguardato gli infermieri, seguiti da operatori sociosanitari e medici.Di seguito le percentuali degli operatori, per qualifica, che si sono ammalati di Sars-CoV-2

Test sierologici
Da maggio 2020 sono stati eseguiti 6.843 test sierologici per ricerca IgG, Sars-CoV-2 di cui 5068 esclusivamente di screening per l’indagine di sieroprevalenza e 1.775 mirati (es. controlli su ex-malati Covid-19, screening preassuntivi, etc.). I lavoratori con sierologia positiva, in cui non era precedentemente nota l’infezione SARS Cov2, sono stati immediatamente sottoposti a test di approfondimento mediante esecuzione di tampone rinofaringeo, che escludesse la presenza di infezione ancora contagiosa. Interessante rilevare che alcuni di questi lavoratori all’approfondimento anamnestico hanno segnalato sintomi simil influenzali risalenti ai mesi di Dicembre 2019 e Gennaio 2020.
Sono inoltre emerse 2 ulteriori positività al tampone in soggetti con precedente tampone negativo e test sierologico positivo, totalmente asintomatici.
In una piccola percentuale, pari a circa il 3%, si è riscontrata positività alle IgG, senza riscontro di infezione accertata da precedenti tamponi positivi e senza rilievo di contagiosità in atto.
Inoltre una piccola quota di operatori, pur avendo superato l’infezione, è risultata negativa al test sierologico.

In questo periodo di emergenza tutti gli operatori della SSS Medico Competente, assistenti sanitari, infermieri e amministrativi sono stati un punto di riferimento per i lavoratori e sono stati effettuati i seguenti interventi ad hoc:

    • 182 tamponi al domicilio di lavoratori sintomatici Covid-19, residenti/domiciliati in Torino in collaborazione con la Centrale Covid;
    • supporto ai malati Covid-19 isolati a domicilio: in collaborazione con il Servizio Sociale è stato attivato un servizio per piccole commissioni/acquisto farmaci e spesa essenziale per i lavoratori in isolamento domiciliare, che non potevano far fronte alle esigenze quotidiane. È stata messa inoltre a disposizione una residenza recettiva in corso Svizzera 165, con 7 unità abitative, in cui hanno trascorso l’isolamento domiciliare alcuni Colleghi;
    • presa in carico dei lavoratori con sintomatologia Covid lunga e/o persistente;
    • 556 follow-up a tre mesi dalla malattia (esami del sangue, accertamenti complementari e visita medica in relazione alla sintomatologia Covid-19) al fine di monitorare le condizioni di salute e valutare esiti a distanza. L‘ambulatorio di follow up si avvale della collaborazione dei colleghi Infettivologi e Pneumologi.

Visite mediche mirate al periodo pandemico:

    • 70 visite mediche a lavoratori con «fragilità» ai sensi DPCM 17/05/2020;
    • 151 visite mediche a lavoratori in rientro dopo infortunio Covid-19;
    • oltre 600 visite mediche preventive in fase pre-assuntiva per emergenza Covid.

 

Consulenze Infettivologiche
 
É stato attivato un ambulatorio di consulenza infettivologica telefonica per il monitoraggio dei lavoratori ammalati di COVID al domicilio. Sono stati seguiti 220 lavoratori.

Vaccinazioni per Sars-Cov-2 FASE 1 A

Il 27 Dicembre, nella giornata inaugurale del Vaccine-Day sono state somministrate 310 dosi di vaccino Pfizer-Comirnaty: 220 presso il presidio Amedeo di Savoia e 90 presso l’Ospedale San Giovanni Bosco. Successivamente all’inaugurazione, sono stati attivati 4 punti vaccinali presso i Presidi Ospedalieri dell’ASL Città di Torino, gestiti dalla SSS Medico Competente ed in cui sono stati vaccinati tutti gli operatori rientranti nella FASE 1 A della campagna vaccinale, compresi i Medici di Medicina Generale, nel Vaccine Day a loro dedicato, gli operatori sanitari delle RSA, delle Strutture Sanitarie Convenzionate Accreditate o Private, i volontari delle associazioni di soccorso e volontariato, i farmacisti, i medici e gli odontoiatri  libero professionisti del territorio dell’ASL Città di Torino.
É stato attivato un supporto di consulenza telefonica gestito dalla dott.ssa Emanuele per tutte le problematiche inerenti le indicazioni alla vaccinazione, a cui possono accedere i medici competenti aziendali e i MMG della Regione Piemonte.
Il percorso vaccinale dei lavoratori con anamnesi positiva per allergia sono stati gestiti con il supporto specialistico degli allergologi aziendali.
Il totale di vaccinazioni effettuate nella primissima fase della campagna vaccinale è stato di più di 10.000 dosi somministrate e relativi richiami. La campagna sta proseguendo per coloro che avevano avuto l’infezione troppo recente per essere candidabili al vaccino e per tutti i nuovi inserimenti in Azienda.
In questi mesi è stato effettuato e sta proseguendo un couselling attivo sull’importanza della vaccinazione per gli operatori sanitari nell’attuale contesto pandemico.
A questo proposito sono molto evidenti e soddisfacenti i risultati della campagna vaccinale in termini di crollo drastico dei contagi tra gli operatori sanitari, come evidenziato nella tabella seguente. Le poche infezioni dell’anno corrente sono riferibili ad operatori che non avevano ancora completato il ciclo vaccinale nei primi mesi dell’anno in corso o che non erano ancora stati vaccinati. In accordo con quanto sta emergendo in tutto il mondo, in soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale è stato evidenziato qualche sporadico caso di infezione decorsa in maniera asintomatica o paucisintomatica.

Al fine di approfondire e studiare la durata della copertura vaccinale sarà avviato, a partire da giugno, uno studio osservazionale coordinato dalla Clinica Universitaria Malattie Infettive del Professor Giovanni Di Perri, in cui sarà testata la presenza di anticorpi anti proteina spike sul siero dei lavoratori che hanno completato il ciclo vaccinale e verrà anche analizzata la capacità neutralizzante degli anticorpi.
Obiettivo dello studio sarà analizzare la risposta anticorpale di coloro che hanno completato la vaccinazione, mettendoli a confronto con il gruppo che ha sviluppato l’infezione naturale ed andando ad osservare nel tempo se ci saranno nuove infezioni, se ci sarà sviluppo o meno di sintomi e sarà altresì analizzato il livello di carica virale nei tamponi. In questo modo si potranno avere informazioni più dettagliate sia sulla durata dell’immunità dopo la vaccinazione, sia sulla eventuale capacità di trasmissione dell’infezione dei soggetti vaccinati.

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Redazione: Claudio Risso: Direttore Responsabile --- Gian Paolo Zanetta: Direttore Editoriale --- Federico Dolce ---

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