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Il nuovo Progetto di Accoglienza e Sicurezza nei Pronto Soccorso dell’ASL Città di Torino

Oggi 26 luglio, nell’aula Ghirotti dell’Asl Città di Torino, sita in via San Secondo 29, si è tenuta la Presentazione del Nuovo Progetto di Accoglienza e Sicurezza nei Pronto Soccorso dell’Asl Città di Torino, in partnership con il Nucleo Associazione Nazionale Carabinieri di Protezione Civile Provincia di Torino e l’Associazione Capitano Ultimo Volontari di Protezione Civile Piemonte.
“Il 2 gennaio 2020 appena prendevo servizio in questa Azienda sono andato in tutti i nostri Pronto Soccorso perché una criticità che mi era stata segnalata era quella relativa alla sicurezza. Con il Questore di Torino abbiamo preso accordi per potenziare le Forze di Polizia di Stato nei nostri Ospedali, così come con il Comandante Provinciale dei Carabinieri per quanto riguarda gli interventi negli Spdc, cioè nei reparti psichiatrici dei nostri Ospedali. Quindi il nostro primo interlocutore sono le Forze dell’Ordine che intervengono prontamente, ma la presenza costante e continuativa delle Associazioni di Volontariato per noi è un passo avanti molto importante. Questo è stato possibile grazie all’interlocuzione con le Associazioni Nucleo Associazione Nazionale Carabinieri di Protezione Civile Provincia di Torino e l’Associazione Capitano Ultimo Volontari di Protezione Civile Piemonte.”- dichiara Carlo Picco – “Durante il periodo Covid abbiamo chiuso il Pronto Soccorso del Martini perché lo abbiamo dovuto trasformare in un Covid Hospital; durante la chiusura, in 8 mesi, abbiamo completamente ristrutturato, rinnovato e reso il Pronto Soccorso uno dei più moderni della città. Abbiamo ampliato in maniera sostanziale, quasi raddoppiato il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco. Ci siamo attivati per costruire un ospedale nuovo, un nuovo Maria Vittoria che avrà un modernissimo Pronto Soccorso; in un anno e mezzo abbiamo fatto partire il progetto, la gara di progettazione e l’aggiudicazione della gara di progettazione, trovato la sede, discutendo con le Istituzioni, grazie al forte supporto della Regione e dell’Assessore. Per quanto riguarda l’Ospedale Oftalmico, che era su un binario morto, l’abbiamo fatto ripartire come Ospedale monospecialistico, e in soli 3 mesi, durante il Covid, abbiamo realizzato 4 reparti con 20 posti letto, con gli standard di terapia intensiva. Questo ha aiutato a detendere i Pronto Soccorso e a migliorarne l’umanizzazione.”
  
“L’iniziativa di oggi molto importante perché coniuga una caratteristica che è tipica di chi è stato e resta militare, che è quella di servire, di mettere a diposizione le proprie competenze nei confronti della cittadinanza. Il volontariato è uno dei valori aggiunti più preziosi che sono presenti su questo territorio. Il progetto di oggi rafforza il sistema di sicurezza in un servizio che è un servizio fondamentale per tutti quanti noi, che è quello di accoglienza al Pronto Soccorso, a cui ci rivolgiamo quando abbiamo un’emergenza, un bisogno, una necessità di avere una risposta immediata per una situazione che richiede un intervento urgente sanitario.” – dichiara Donato Giovanni Cafagna.
 
“Un ringraziamento alle Associazioni di Volontariato, Nucleo Associazione Nazionale Carabinieri di Protezione Civile Provincia di Torino e l’Associazione Capitano Ultimo Volontari di Protezione Civile Piemonte che collaborano con l’ASL Città di Torino per il Progetto sull’Accoglienza e Sicurezza in Pronto Soccorso, un modello anche per altre parti del territorio. Per la Regione la sicurezza all’interno delle Strutture Sanitarie è un tema importante, sul quale stiamo lavorando con le Forze dell’Ordine, le Prefetture ed il Mondo del Volontariato. I recenti episodi avvenuti a Torino e ad Asti, per i quali è doverosa una ferma condanna, dimostrano che è necessario elevare il livello di protezione per gli Operatori Sanitari: da parte nostra potenzieremo i sistemi di videosorveglianza ed i punti di allarme rapido in pronto soccorso.”,– afferma Federico Riboldi.
  
“Ritengo che l’incontro di oggi segni un punto di arrivo rispetto ad una data di partenza, che individuo nel giorno 23.2.2020, quando a Torino vennero eseguiti i primi 6 tamponi dell’epoca Covid. E’ stato un periodo drammatico, che tutti ricordiamo, che, però, ha permesso davvero alla parte migliore del Piemonte e di Torino di potersi unire e coalizzare: ognuno ha messo un pezzo importante di sé. Questo ha permesso oggi di conoscere le Associazioni, conoscere gli uomini e le donne che vivono nelle Associazioni e creare dei rapporti personali. Il punto di arrivo di oggi, questo progetto, e la Vostra adesione, rappresentano il frutto di questo percorso condiviso: la condivisione di valori, l’importanza e la coerenza di servire un servizio pubblico.”- dichiara Fabiano Zanchi
 
“L’iniziativa è virtuosa, perché procede nella direzione di ‘curare’ le cause dell’evidente tensione che si respira ogni giorno nei Pronto Soccorso. Assistere chi popola le sale d’attesa garantendo una corretta comunicazione con chi aspetta la visita, aggiornare chi è preoccupato per un proprio caro, possono apparire necessità banali che però, nel contesto attuale, non sono gestite come vorremmo per il sovraccarico che grava sugli operatori. Il supporto dei volontari, opportunamente formati, costituisce un valore aggiunto sul quale contiamo moltissimo: offriremo una maggior qualità nell’assistenza e, allo stesso tempo, diminuiremo la conflittualità crescente, in un contesto di maggior vicinanza tra operatori e cittadini.” – dichiara Fabio De Iaco.
“Se potessimo rappresentare le emozioni che si concentrano nella sala d’aspetto di un ospedale di una grande città ne vedremmo di tutti i colori: dalle emozioni più tiepide come il timore, la speranza, la noia a quelle più roventi come la paura, il terrore, la rabbia. Non solo dolore fisico in un pronto soccorso, ma emozioni che si accalcano e si aggrovigliano con quelle degli altri conosciuti e sconosciuti. Questa immagine può aiutarci a spiegare quanto sia importante introdurre elementi di Regolazione emotiva nella sala d’aspetto del pronto soccorso.” –  dichiara Monica Agnesone.
“Noi professionisti siamo sempre un pochino diffidenti nei confronti dei volontari, ma nel passato ho avuto una fantastica esperienza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria con dei volontari e ho imparato che i volontari fanno delle cose che noi non possiamo fare e questo è un valore che non possiamo trovare tra le nostre professionalità, il primo dei quali è dare il buon esempio. Credo che avere delle persone che gratuitamente sono lì per i propri concittadini sia una cosa assolutamente straordinaria.” – sottolinea Franco Aprà.
 
“Cercheremo di fare la nostra parte nel non accogliente, per motivi strutturali, Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria, stemperando le situazioni che si potranno verificare.” – riferisce Marcello Bergamini.
  
“Abbiamo iniziato questa esperienza a metà giugno iniziando con un breve corso sull’organizzazione del Pronto Soccorso. Stiamo andando avanti bene con il nostro impegno, solo i fatti potranno raccontare il futuro”- commenta Maurizio Rafaiani.
Erano presenti tra gli altri, il Prefetto di Torino, dott. Donato Giovanni Cafagna, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, dott. Federico Riboldi, il Direttore Generale dell’Asl Città di Torino, dott.  Carlo Picco, il Direttore della Struttura Complessa Direzione Professioni Sanitarie (Di.P.Sa.), dott. Fabiano Zanchi, il Direttore della Struttura Complessa Psicologia Aziendale, dott.ssa Monica Agnesone, il Presidente Nazionale SIMEU e Direttore della Struttura Complessa Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza dell’Ospedale Maria Vittoria, dott. Fabio De Iaco, il Direttore della Struttura Complessa Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza dell’Ospedale San Giovanni Bosco, dott. Franco Aprà, l’Ispettore Regionale Nucleo Associazione Nazionale Carabinieri di Protezione Civile Provincia di Torino Odv, Generale di Brigata Marcello Bergamini, il Presidente dell’Associazione Capitano Ultimo Volontari Protezione Civile Piemonte – Odv, Ing. Maurizio Rafaiani.
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Redazione: Claudio Risso: Direttore Responsabile --- Gian Paolo Zanetta: Direttore Editoriale --- Federico Dolce ---

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