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Al san Giovanni Bosco la nuova Struttura di Reumatologia e del Centro Malattie Rare – Cmid Ambulatori e Day Hospital

E’ stata inaugurata nei giorni scorsi la nuova Struttura di Reumatologia e Centro Malattie Rare – Cmid e degli Ambulatori e Day Hospital
La Struttura si trova all’8° piano del corpo di fabbrica “B”, e si sviluppa su una superfice di circa 560 mq.
“La ristrutturazione ha evidenziato la necessità, di:
–     porre in sicurezza l’intradosso del solaio sovrastante, preservandolo da problematiche di sfondellamento o distacco di intonaci;
–     realizzare le reti fluidiche per l’alimentazione degli impianti di climatizzazione, con derivazione dalla distribuzione principale presso il piano interrato, con la realizzazione ad ogni piano degli stacchi per consentire la connessione dei futuri impianti di climatizzazione;
–     realizzare una struttura reticolata portante in aderenza al solaio formata a maglie, vincolate direttamente alle travi e ai pilastri perimetrali. Tale struttura è stata specificatamente realizzata per la sospensione dei pannelli radianti complanari con il controsoffitto, per non gravare sui solai” spiega l’Ing. Maria Teresa Lombardi.
 
La progettazione architettonica degli ambienti ha tenuto conto della emergenza Covid-19, recependo le esigenze sanitarie, tali da consentire la versatilità di utilizzo degli ambienti, quale:
–        N. 8 “Ambulatori” + n. 1 Locale Day Hospital CMID, dotato di 4 posti letto oppure nei periodi di emergenza sanitaria, reparto di degenza per un complessivo di n. 18 posti letto + n. 1 posto letto per isolamento da contatto.
Si è proceduto all’adeguamento architettonico dei locali, realizzando nuovi:
–        blocco bagni per gli utenti, comprensivo di servizi igienici accessibili;
–        blocco bagni per il personale;
–        deposito pulito e deposito sporco;
–        degenza per l’isolato con servizio igienico dedicato;
–        ambulatori e day hospital, convertibili a stanze degenza;
–        soggiorno per l’attesa dei pazienti.
È stato realizzato un impianto di climatizzazione del reparto, inserendo una Unità Trattamento Aria, in apposito locale tecnico, destinata principalmente a garantire almeno 3 ricambi aria ora nei locali, integrato con pannelli radianti installati nel controsoffitto, destinati a regolare la temperatura nei locali a supporto del riscaldamento invernale e del raffrescamento estivo. Negli ambienti l’aria è distribuita con diffusori a soffitto e viene aspirata da bocchette poste nella parte bassa delle pareti, per un migliore ricambio dell’aria. La gestione e controllo dell’impianto di climatizzazione è stato integrato con sistema di supervisione come i restanti impianti tecnologici del presidio.
La realizzazione del controsoffitto formato da pannelli modulari 60×60 cm e cornice perimetrale, è stato oggetto di approfondita valutazione, in quanto ha la funzione di accogliere diversi componenti degli impianti quali corpi illuminanti, diffusori, pannelli radianti, sensori rilevazione incendi in modo complanare e quello di rendere accessibili e ispezionabili gli impianti contenuti.
Sono stati sostituiti tutti i serramenti, in particolare quelli esterni con caratteristiche prestazionali elevate tale da contribuire al miglioramento dell’efficientamento energetico.
Sono stati realizzati tutte le pavimentazioni e rivestimenti igienizzabili in PVC.
Sono stati realizzati tutti gli impianti elettrici, provvedendo anche alla sostituzione del quadro elettrico generale, in modo da migliorare efficientamento energetico con la dotazione di corpi illuminanti a LED dimmerabili, gestibili anche da remoto con programma di supervisione.
Il reparto è stato dotato di impianto rilevazione incendi, EVAC e impianto chiamata infermieri.
La progettazione degli impianti gas medicinali ha previsto, l’installazione di travi testa letto, per meglio soddisfare le esigenze sanitarie, in quanto i dispositivi medici, sono dotati di prese gas medicinali, parte terminale impianto chiamata infermieri, prese elettriche, prese dati, sistema di illuminazione diretta e indiretta.
La Struttura di Reumatologia, il cui responsabile è la dott.ssa Daniela Rossi, è integrata nel Centro di Eccellenza per le Malattie Nefrologiche, Reumatologiche e Rare, Ospedale Hub San Giovanni Bosco-Asl Città di Torino e Università di Torino, diretta dal prof. Dario Roccatello.
Caratteri distintivi della Struttura di Reumatologia:
•     Unico membro in Piemonte dell’ERN-ReConnect, la Rete di Eccellenza Europea per le Malattie Reumatologiche Rare e Complesse:
•     membro dell’Eular Network of Trial centres ed unico centro italiano parte dello Steering Committee.
•     Accreditamento AIFA per la sperimentazione clinica di Fase I
•     Lupus Clinic (attribuzione da parte dell’associazione Italiana dei pazienti affetti da Lupus)
La Struttura di Reumatologia garantisce
•     ampia offerta assistenziale e multidisciplinare per la gestione di terapie con farmaci biotecnologici e sostituzione enzimatica per i pazienti con Malattia Rara.
•     laboratorio di autoimmunità per analisi di II e III livello
•     Servizio di ecografia articolare, artrocentesi, terepia infiltrativa intraarticolare
•     Diagnostica specialistica (Capillaroscopia e termografia, biopsia cutanea e grasso peri-ombellicale, biopsia su rene nativo in regime ambulatoriale per le patologie sistemiche)
ll gruppo di ricercatori afferenti al Centro
•     ha in attivo oltre 550 contributi indicizzati su PubMed/Scopus, ad includere numerose pubblicazioni su riviste ad alto Impact Factor, indicizzate nel primo 10% del primo quartile di categoria, ad includere Nature Medicine, Nature Primer, Lancet Oncology, Nature Review Rheumatology, Nature Review Nephrology Annals of RheumaticDiseases, Autoimmunity Reviews.
•     coordina quattro Master Universitari, ad includere Reumatologia Pratica per medici, Immuno-Nefrologia per medici, Malattie Rare per lauree sanitarie, Linfologia per fisioterapisti e infermieri
vanta prestigiose collaborazioni (Lupus Unit St Thomas Hospital, London, UK; Lupus Unit University of San Francisco, California, USA; Mayo Clinic, Rochester, USA).
 
“È importante continuare ad investire in sanità con interventi strutturali – dichiara Alberto Cirio – e implementare l’offerta sanitaria in settori di eccellenza come quello che si inaugura oggi. Crediamo nella sanità pubblica che rimane il nostro faro e continueremo a lavorare con un approccio innovativo, che unirà il mondo socio sanitario con il mondo della salute.”
Sono qui per portare i saluti e la vicinanza anche di tutta la Pubblica Amministrazione, dello Stato, per un’iniziativa così importante quale l’apertura di un nuovo reparto dedicato alle malattie rare – afferma Donato Giovanni Cafagna.”
Mantenere un Presidio Sanitario di altissimo profilo come quello in cui ci troviamo – afferma Federico Riboldi – è una delle carte che dobbiamo giocarci perché questi quartieri possano tornare ad un livello di servizi essenziali adatti per ospitare al meglio gli abitanti della nostra comununità.”
Occorre dare risposte alle tante famiglie che ogni giorno devono confrontarsi con le malattie rare. Il Piemonte sarà al loro fianco integrando appieno sociale e sanità – sottolinea Maurizio Marrone.”
“Oggi siamo qui a parlare di un ospedale che in questi anni è cresciuto molto. Il San Giovanni, dichiara Carlo Picco,  è un ospedale di secondo livello è un hub ed è un caso abbastanza unico a livello nazionale che un Hub, cioè un ospedale di secondo livello, sia gestito da un’Asl, anziché da una Azienda Autonoma. Proprio ieri, un ragazzo è stato accoltellato; questo ragazzo 5 anni fa non sarebbe stato salvato, non sarebbe vivo perché in questo ospedale non c’era la CardioChirurgia e noi abbiamo fatto la CardioChirurgia. Quindi possiamo verificare con mano come questo ospedale sia cresciuto e sia arrivare a prestazioni di altissimo livello. Ma non è solo questo che abbiamo fatto, il reparto del Prof. Comandone, uno dei Coordinatori della Rete Oncologica; qui abbiamo ristrutturato il Day Hospital Oncologico. Abbiamo incrementato e quasi raddoppiato il Pronto Soccorso; abbiamo fatto le nuove Sale Angiografiche; abbiamo una terapia intensiva al settimo piano, utilissima e polifunzionale che serve la complessità di questo ospedale; abbiamo la Chirurgia Toracica e un ROBOT chirurgico. Qui esiste il Centro di Riferimento Regionale per le malattie rare ma la logistica non era adeguata a tutta l’attività presente di presa in carico dei cittadini e di ricerca. Con il Prof. Roccatello stiamo portando avanti il progetto di realizzare all’interno dell’ASL un IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico).”
La Struttura di Reumatologiasottolinea Dario Roccatelloospita il Centro di Coordinamento della Rete Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valla d’Aosta, titolare del Registro (circa 44.000 pazienti) che ha promosso lo sviluppo di 20 consorzi multidisciplinari per la stesura di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali per gruppi omogenei di malattie intesi ad ottimizzare l’appropriatezza prescrittiva e la presa in carico dei pazienti con malattia rara in Piemonte e in Valle d’Aosta.”
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Redazione: Claudio Risso: Direttore Responsabile --- Gian Paolo Zanetta: Direttore Editoriale --- Federico Dolce ---

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