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Il Modello Psicologico per l’Intervento in Emergenza adottato nella Asl CN 1 per affrontare la pandemia Covid-19.

L’Area della Psicologia dell’Emergenza e Psicotraumatologia, la Convenzione con Psicologi per i Popoli Federazione, la Procedura Aziendale “Pianificazione e gestione  delle urgenze psicosociali in ordinario e in straordinario”: un modello organizzativo per l’intervento psicologico in emergenza.  Dalla previsione alla programmazione, dalla formazione alla presenza attiva degli psicologi sul territorio al fianco dei cittadini e degli operatori.

L’esperienza nasce in tempo ordinario, dalla consapevolezza che la risposta psicologica ad un evento avverso necessita di pianificazione e organizzazione secondo i riferimenti normativi vigenti e le linee guida internazionali. La DPCM del 13 giugno 2006 “Criteri di massima sugli interventi psicosociali da attuare nelle catastrofi” specifica in apertura che “negli interventi a sostegno delle vittime è necessario prestare massima attenzione ai problemi di ordine psichiatrico e psicologico che possono manifestarsi sulle popolazioni colpite e sui soccorritori”. La stessa offre indicazioni organizzative per l’identificazione del personale qualificato interno alle aziende  e appartenente al Volontariato professionale  accreditato. “Le linee guida sulla salute mentale e il supporto psicosociale nei contesti di emergenza” pubblicate dallo IASC nel 2007, e successivi aggiornamenti, illustrano l’architettura del ruolo dello psicologo nelle emergenze individuandone obiettivi, principi, metodologie e strategie. L’emergenza COVID-19 ha richiesto anche sul versante psicologico un nuovo approccio nella gestione del processo di soccorso rivolto ai cittadini e agli operatori di prima linea.

L’ASL CN 1 ha  alle spalle una storia di interesse e apertura verso la psicologia dell’emergenza. La presenza in azienda di psicologi dell’emergenza operanti nel Volontariato accreditato del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e Regionale, appartenenti all’Organizzazione Psicologi per i Popoli Federazione OdV, ha favorito una costruttiva “contaminazione” con gli  psicologi aziendali e l’interesse  dell’azienda verso le problematiche di ordine psicologico generate dalle urgenze ed emergenze.

Una maggiore consapevolezza del contributo che possono offrire gli psicologi alla gestione degli interventi  ha   permesso di declinare il Modello Organizzativo  dell’Area della Psicologia dell’Emergenza e Psicotraumatologia, afferente alla SSD Psicologia e Psicopatologie dello Sviluppo – Dipartimento Salute Mentale – in una procedura aziendale “Pianificazione e gestione  delle urgenze psicosociali in ordinario e in straordinario”, trasversale alla rete dei Dipartimenti territoriali e ospedalieri. Le attività vengono coordinate dall’Area della Psicologia dell’Emergenza e Psicotraumatologia che opera come Cabina di Regia per gli interventi psicosociali in ordinario e straordinario

Questo processo, unito alla convenzione con l’Organizzazione di Volontariato Psicologi per i Popoli,  ha potenziato il lavoro di rete e  collaborazioni interne ed esterne all’azienda.

Grazie alle sinergie create e alla collaborazione con la Medicina del Lavoro, SER.D, NPI, Formazione e Ufficio Qualità, l’Area ha potuto promuovere progetti mirati a migliorare le azioni di soccorso verso i cittadini e il supporto agli operatori.   L’organizzazione di eventi formativi nazionali e regionali che hanno visto il coinvolgimento del Dipartimento della Protezione Civile, degli Assessorati regionali, della Prefettura e del Comune, del  Consiglio Nazionale e Regionale dell’Ordine degli Psicologi  , dell’Università ha favorito la nascita di una cultura dell’emergenza comune e condivisa. Le tematiche trattate nello scambio professionale e scientifico hanno riguardato i diversi contesti  del soccorso  con cui si sono misurati  gli operatori, come gli incidenti quotidiani, ma anche le emergenze naturali, gli attentati terroristici, la ricerca delle persone scomparse o l’assistenza alle sofferenze pluritraumariche dei migranti. In tutti  questi settori  le competenze e le esperienze acquisite sul campo dai  professionisti di Psicologi per i Popoli Federazione sono state di grande aiuto.

Alla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria, e il successivo lockdown nazionale,  psicologi esperti, con il coordinamento dell’Area  della Psicologia dell’Emergenza, sono scesi in campo per rispondere ai bisogni delle persone coinvolte dalla propagazione della  pandemia, e sono tuttora operativi nella zona rossa regionale ridisegnata dal DPCM 3 novembre 2020,  per fronteggiare la seconda ondata del contagio.

La pandemia ha generato  nelle persone una risposta emotiva intensa caratterizzata da quote significative di iperarousal  e di lutti. La psicologia ha risposto alle sofferenze delle famiglie allontanate dall’accudimento dei loro cari ricoverati nei reparti COVID e nelle terapie intensive, allo strazio delle perdite, alle angosce dei pazienti ricoverati e al disorientamento delle persone più vulnerabili e in condizione di indigenza. Una parte importante del lavoro è stata pertanto indirizzata a creare le condizioni per poter avviare le elaborazioni dei lutti. Siamo di fronte ad un lutto anomalo che coinvolge per estensione e intensità più sfere dell’esistenza. In particolare con la pandemia sono venuti a mancare due momenti importanti dell’elaborazione del lutto, come l’accettazione della scomparsa e il ritorno alla normalità, condizioni che la situazione straordinaria e il regime di isolamento hanno impedito. Una ferita antropologico-culturale che necessita di essere attenzionata nel lungo termine.

Sul fronte degli operatori le risorse sono state concentrate sulle priorità dei reparti ospedalieri di urgenza/emergenza e sulle medicine  convertite in Medicine COVID, mentre sul territorio la collaborazione è stata diretta principalmente ai Dipartimenti di Emergenza Urgenza, alla Centrale Operativa  EST 118, e al  Dipartimento di Prevenzione e di Medicina Riabilitativa. L’esposizione al contagio  e l’impatto emotivo subito dagli operatori sono stati riconosciuti come aspetti sensibili anche nel Rapporto ISS COVID-19 n. 23/2020 – Indicazioni di un programma di intervento dei Dipartimenti di Salute Mentale per la gestione dell’impatto dell’epidemia COVID-19 sulla salute mentale 6.5.2020, in cui si raccomanda il monitoraggio del benessere degli operatori. L’area ha predisposto, in collaborazione con la Medicina del Lavoro e del Settore epidemiologia aziendale un’indagine sul benessere degli operatori, fortemente condizionati dalle pratiche di sicurezza o dallo smart-working, attraverso la somministrazione di un questionario La pressione  psicologica creata dalla pandemia sulla comunità ha indotto inoltre gli psicologi ad individuare nuove strategie per creare una rete protettiva verso i cittadini. Molte iniziative rivolte alla cittadinanza sono state inizialmente avviate dagli psicologi appartenenti a Psicologi per i Popoli e in collaborazione con i sindaci, in sintonia e convergenza con gli obiettivi tracciati dalla progettazione sanitaria regionale. Sfruttando le modalità di comunicazione offerte dalla rete si sono individuati  i migliori  canali di comunicazione per raggiungere il maggior numero di  cittadini possibile, di ogni età e condizione sociale, con i seguenti obiettivi: veicolare le informazioni di sicurezza e raccogliere i bisogni delle persone, le domande, i dubbi. Il successo di questa esperienza ha incoraggiato nuove sinergie tra la nostra azienda e il territorio. L’azienda ha sollecitato le associazioni di volontariato “L’Officina delle Idee per l’Ospedale di Saluzzo”  e “Psicologi per i Popoli Federazione” a predisporre un progetto efficace ad accompagnare nella quotidianità, alterata dalla pandemia, i cittadini, fornendo oltre alle necessarie informazioni, una relazione continuativa  e supportiva.

 

Dr.ssa Donatella Galliano – Area Psicologia dell’Emergenza e Psicotraumatologia ASL CN 1 – Presidente di Psicologi per i Popoli Federazione – OdV

 

Dr. Giuseppe Arduino – Responsabile SSD Psicologia e Psicopatologie dello sviluppo ASL CN 1

 

Dr Risso Francesco – Direttore Dipartimento Inter-Aziendale di Salute Mentale ASLCN1/ASO S.Croce e Carle. 

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