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Ballando per la Salute: qualità di vita migliore per le pazienti con tumore al seno

Il progetto si conclude il 27 giugno con un’esibizione in Piazza Don Soria alle ore 18.30

Giunge al termine domenica 27 giugno 2021 con una esibizione delle partecipanti e dei loro maestri Marcello Nuzio e Anna Martynova, il progetto Ballando per la Salute, nato da un’idea di Associazione ISES e che ha visto la partecipazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria e delle Associazioni Bios – donne operate al seno e lo Zonta Club, nonché il finanziamento dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese.

L’obiettivo era quello di migliorare la qualità della vita delle donne con tumore al seno e a giudicare dalle testimonianze delle 10 partecipanti è stato raggiunto con successo. Alla domanda “ho ballato perché…” hanno infatti quasi tutte risposto “perché avevamo bisogno di spensieratezza dopo un periodo difficile che ci ha stravolto la vita e per conoscere donne che avevano vissuto la nostra stessa esperienza”. Un percorso durato 32 lezioni e che si concluderà in Piazza Don Soria (ad Alessandria) alle ore 18.30, che ha voluto quindi sostenere e ispirare donne che hanno avuto un tumore al seno nel recupero del loro benessere psico-fisico grazie a un protocollo che utilizza gli strumenti della danza. Ballando per la Salute è stato incentrato sul concetto della danza come terapia, in grado di offrire alle partecipanti un appoggio psicologico, di conforto e di sostegno durante il percorso di cura del tumore al seno, con effetti positivi sull’ansia e depressione della paziente, sulla percezione dell’eventuale femminilità perduta o messa in discussione dalle cure.

Un percorso iniziato a settembre 2020 con gioia ed emozione, interrotto purtroppo a novembre a causa dell’inasprimento delle misure di contenimento del COVID-19, e ripreso ad aprile all’aperto, che ha visto le ormai “provette ballerine” trascorrere in allegria e spensieratezza numerose ore in compagnia dei loro maestri nella scuola di ballo Cuban Club. Hanno mosso i primi passi, un po’ intimorite, con il Merengue, ma passo dopo passo, e lezione dopo lezione sono passate alla Bachata e alla Salsa, poi al Chachacha e hanno concluso il percorso con Rumba e Tango, ma soprattutto acquisendo una notevole scioltezza nell’esecuzione delle coreografie proposte dai maestri.

Nessuna aveva mai ballato prima e non credevano di riuscire a farlo, eppure alla fine di questo progetto vedrete cosa sono riuscite a imparare” dice Dolores Forgione, vice presidente di ISES. “I benefici del progetto sono stati moltissimi. Alcune figure delle coreografie aiutano a recuperare la sensibilità alle mani e ai piedi dopo la terapia, ma i risultati a livello psicologico si sono visti immediatamente. Si è creato un gruppo di donne complici che si sono divertite e messe in gioco”.

Si tratta di un progetto di cui siamo fieri di far parte – afferma il Dr. Antonio Maconi, Direttore del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione AO AL – che si inserisce appieno all’interno dei percorsi di umanizzazione delle cure che stiamo portando avanti con attenzione e interesse anche nell’ambito del Centro Studi per le Medical Humanities. Un ringraziamento particolare va a tutte le associazioni che hanno collaborato alla riuscita di questo percorso generatore di benessere per il loro costante impegno nel miglioramento delle cure delle pazienti dell’Ospedale di Alessandria”.

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Redazione: Claudio Risso: Direttore Responsabile --- Gian Paolo Zanetta: Direttore Editoriale --- Federico Dolce ---

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