Gli impegni assunti di fronte a cittadini, Istituzioni e associazioni sono ostati onorati, tempi e budget rispettati. Lo ha detto oggi l’assessore regionale alla Sanità presente a Saluzzo, con il sindaco della Città e il direttore generale dell’Asl CN1 Giuseppe Guerra per tagliare il nastro in occasione della chiusura del cantiere.
Tra poco più di un mese il Servizio sarà nuovamente attivo e potrà contare su 12 posti letto rispetto agli 8 precedenti.
Il risultato ottenuto è frutto di un’intesa molto stretta tra Istituzioni, Fondazioni e associazioni, con la corale partecipazione dei cittadini. Lo sottolineano all’unisono sia l’assessore sia il sindaco di Saluzzo il quale ricorda il contributo di pressoché tutti i comuni dell’hinterland.
L’opera che ha coinvolto infatti l’intero territorio: 27 Comuni e numerose associazioni che hanno portato in dote oltre 750 mila euro, cui vanno aggiunti 486 mila della Regione (300 mila oltre ai risparmi relativi ai lavori di per l’adeguamento antisismica).
L’assessore ha sottolineato la necessità di garantire una copertura di posti di dialisi su tutto il territorio (si sta lavorando anche ai 15 su Mondovì e si manterranno quelli attivi su Ceva e Savigliano) anche per far fronte a emergenze che si sono già presentate negli ultimi anni.
In provincia di Cuneo ci sono 3 strutture complesse di nefrologia e dialisi (Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, Cn1 e Cn2) e 5 centri di emodialisi ospedaliera oltre a due degenze (Santa Croce e Verduno). Dopo i lavori a Saluzzo e la riorganizzazione prevista nell’Area Sud con l’apertura di un centro dialisi a Mondovì, i posti letto complessivi passeranno da 111 a 130, con un incremento tutto a favore dell’Asl Cn1, dove le esigenze sono maggiori. I pazienti in emodialisi ospedaliera e domiciliare sono complessivamente 400 (130 al Santa Croce, 160 in Cn1 e 110 in Cn2). Se si aggiungono i pazienti con trapianto renale e quelli in pre-dialisi, il totale dei pazienti trattati è pari a 1.392 (di cui 529 in Cn1). Savigliano e Saluzzo registrano un tasso di occupazione pari o di poco sotto il 100%.
L’ospedale di Saluzzo negli ultimi anni è cresciuto, con interventi strutturali, l’acquisizione di nuove e moderne apparecchiature. Sono a disposizione 10 milioni di euro per creare quello che sarà un hub territoriale, idonea per affrontare la cronicità nel momento in cui l’acuzie sarà trattata presso il costruendo nuovo ospedale unico dell’area Nord.
Intanto la stessa palazzina Inaudi, sede del Servizio Dialisi è già stata adeguata alla normativa antisismica.