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L’Alzheimer preferisce il rosa

Solo in Piemonte ogni anno si ricoverano più di 10.000 persone con patologia riconducibili all’Alzeimer e alla demenza senile, e la maggioranza sono donne.

La risposta a questa patologia sociale non può essere limitata ad una disciplina ma deve essere affrontato ad un livello superiore per ripensare a nuovi progetti sociali, in modo da poter elaborare soluzioni attraverso la ricerca che la ragione umana può condurre per coglierne gli aspetti più profondi ed innovativi.

L’impegno deve essere a 360 gradi e per questo, dopo la positivi esperienza dell’effettuazione di test presso la sede Onlus dell’Associazione san Luigi Gonzaga tenuti il 22 settembre 2022 sempre presso il Presidio di Orbassano, organizzato dal Prof Fausto Fantò, primario del reparto di Geriatria, si tiene un convegno volto ad approfondire il tema dell’Alzheimer coniugato al femminile proprio perché in questa coorte sono maggiori i soggetti affetti e le complicanze ambientali connesse.

Al test predittivo, nell’ambito delle attività di prevenzione, di possibili presenze in forme embrionali della patologia dominava il fattore donna, vuoi perché le due psicologhe che, con grande professionalità svolgevano gratuitamente il test erano donne, vuoi perché la maggioranza delle persone che si sono sottoposte erano donne, a testimonianza (oltre che le statistiche) che il problema esiste e va soprattutto declinato al femminile.

Le difficoltà quotidiane nel governare le cosiddette fragilità si scontrano con un’infinità di problemi che la crisi pandemica prima e ora quella economica, hanno drammaticamente accentuato. Occorre elaborare delle risposte che escano dal contingente ed affrontare la realtà anche con un impianto teorico in grado di ridisegnare le nostre collettività in modo da garantire a tutti un vivere dignitoso sia nell’immediato che per le prossime generazioni.

Il problema è di ridisegnare microsistemi, sia negli ambienti ospedalieri, ma soprattutto negli ambienti le pazienti affetti da Alzheimer, in grado di perseguire obiettivi elevati, ma sostenibili, dando così attuazione ad una cultura capace di diffondere un know how e un know why volto a migliorare le aspettative di una collettività. Aiutare a capire quali regole e quali strumenti potranno governare il vivere dei pazienti fragili diventa così un obbligo di tutte le scienze.

Il convegno si presenta infatti fortemente interdisciplinare poiché oltre a coinvolgere le componenti cliniche,  rappresentati dal qualificati medici, infermieri e riabilitatori, partecipano anche esperti in altri settori che spaziano dal settore economico sociale del welfare, al volontariato, dalle assistenze sociali agli esperti della comunicazione.

 

L’interpretare le problematiche connesse con le patologie cronico degenerative non si esaurisce identificando un insieme di reazioni a fatti, ma come complesso di interelazioni  date da un mix i risorse umane, materiali e tecnologiche, il cui coordinamento diventa un requisito essenziale affinché si possa rispondere alle esigenze dei pazienti, visti non più come malati ma come soggetti che possono vivere la loro quotidianità in condizioni dignitose.

L’affrontare e il risolvere le problematiche attualmente all’ordine del giorno è obiettivamente un’impresa ardua, ma l’ignorare il problema conduce a non conoscere la stessa realtà in cui si opera, con gravi limitazioni sull’esplicazione della potenzialità in futuro.

Con il convegno si cerca di accrescere il grado di conoscenza sui criteri, sui supporti ideologici, sulle tecniche operative necessarie per assicurare alla società il massimo di efficacia/efficienza possibile è l’estrinsecazione della capacità di razionalizzare la causalità che l’Alzheimer provoca.

L’ingovernabilità dettata dalla complessità della patologia, deve lasciare così il posto all’arte di rielaborare le situazioni attraverso un insieme coordinato e integrato di elaborazioni culturali poste in essere direttamente dall’anima di una collettività, cui viene sempre più frequentemente richiesta una coscienza etico-manageriale in grado di rispondere ai problemi.

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