L’ospedale San Giovanni Bosco, operativo dal 1961, si caratterizza per essere il presidio ospedaliero di quasi metà della città di Torino, sempre più spesso per interventi d’avanguardia: l’ultimo è la sostituzione di una valvola aortica, praticamente senza intervento (più correttamente con un intervento miniinvasivo). In Italia è la prima volta che si effettua con successo una simile operazione. L’eccezionalità dell’evento è stato possibile per l’alto livello di singoli professionisti e per il know How acquisito da parte di tutti per poter raggiungere risultati fino a poco tempo fa insperati.
Per giungere a questo risultato, come sottolinea il Dr Michele Morandi, direttore del presidio “occorre un lavoro di costante coordinamento sia al momento dell’intervento, sia nel preparare le strutture e il personale ad affrontare situazioni nuove e complesse in condiozioni di totale garanzia per il paziente e gli operatori”.
Gli ospedali sono sempre più delle complessioni in cui interagiscono culture e know how profondamente diversi, ma tutte indispensabili per assicurare le migliori cure possibili date le conoscenze disponibili. Questo interagire sinergico porta a risolvere quotidianamente un’infinità di situazioni e sono il presupposto per tentare nuove soluzioni. Nella fattispecie un giovane paziente che presentava un’anomalia congenita della valvola aortica (un’unica cuspide anziché tre), oltre a complicanze psichiatriche. Il successo dell’operazione testimonia il livello raggiunto dal presidio San Giovanni Bosco e della professionalità del Prof. Boccuzzi, dal 2010 Fellow della European Society of Cardiology (ESC), non nuovo a interventi come testimonia l’impact factor del suo curriculum.
La cardiologia del San Giovanni Bosco, già nota per avere effettuato il primo intervento in Italia di aspirazione di un coagulo polmonare, è operativa al quinto piano del presidio, da marzo 2023, con 4 sale angiografiche ( di cui 2 per impiego di cardiologia interventistica/emodinamica), una per radiologia interventistica, una per neuroradiologia diagnostica e interventistica oltre a 2 sistemi Ivus (ecografia intravascolare on line), 4 poligrafi per emodinamica/elettrofisiologia, 1 sistema di monitoraggio con 9 monitori-paziente e 3 centrali, 1 ecografo vascolare/cardiologico. Un’area multidisciplinare da anni centro di eccellenza a livello internazionale specie negli interventi di disostruzione delle ostruzioni coronariche croniche, di cui è centro di riferimento europeo, ed esercita una significativa capacità di attrazione anche dalle altre regioni italiane.